Mowi e Cermaq, i due maggiori produttori di salmone da allevamento al mondo, presentano importanti divergenze quanto all'impiego di antibiotici negli allevamenti in Cile e in altri Paesi del mondo, ad esempio in Norvegia. Ma non sono i soli. Anche le società cilene
utilizzano molto gli antibiotici.
Il volume record di antibiotici utilizzati è stato registrato nel 2014. In quell'anno nelle acque cilene sono stati impiegati farmaci 1500 volte in più rispetto alla Norvegia, leader mondiale nella produzione di salmone.
Sebbene poi queste cifre siano diminuite, secondo i dati del Servizio nazionale cileno per la pesca e l'acquacoltura (Sernapesca) solo l'anno scorso negli allevamenti di salmone sono state impiegate circa
350 tonnellate di antibiotici.
"Perché nell'acquacoltura cilena si osserva un abuso di antibiotici? Per rispondere a questa domanda va detto che in Cile è diffusa una patologia scatenata dall'agente
Piscirickettsia salmonis. La malattia è la Sindrome Rickettsial Setticemia (SRS) che non è tipica di altre zone del pianeta", sostiene Felipe Cabello,
professore di microbiologia e immunologia, membro dell'Accademia cilena delle scienze e membro onorario dell'Accademia cilena delle scienze mediche.